Terza stagione delle avventure della Freelance Police, formata dalla coppia più stramba della storia dei videogiochi.
Questa volta i nostri eroi si troveranno a dover affrontare forze soprannaturali, al di là della loro comprensione.
Vediamo meglio nel dettaglio cosa ci offre questo gioco.
Sam & Max-Devil’s Playhouse è un’avventura grafica con una storia molto complessa ed articolata, che si dipana, come di consueto, nell’arco di cinque episodi.
La vita dei nostri eroi e della loro tranquilla cittadina viene sconvolta dall’arrivo improvviso del generale Sknnk-ape, fuggito da una sorta di prigione spaziale, nota cpme Penal Zone, contemporaneamente Max inizia a sciluppare particolari abilità psichiche, grazie al contatto con un manufatto chiamato Devil’s Toybox.
Il tutto culminerà in un’epica battaglia che si svolgerà nientemeno che nel corpo dello stesso Max, con conseguenze disastrose per la città stessa.
La grafica di questo titolo è molto interessante, in quanto è sempre stata molto curata anche nelle stagioni precedenti, ma pare che per questo Sam & Max-Devil’s Playhouse siano state impiegate maggior risorse che in passato.
Pur non essendo un grande esperto dal punto di vista tecnico devo dire che, giudicando superficialmente, questa avventura grafica sembra realizzata leggermente meglio rispetto alle due serie precedenti.
Gli enigmi presenti in questa avventura grafica sono quasi tutti relativi all’interazione tra oggetti ed ambiente, solo verso l’ultimo episodio possiamo godere di qualche enigma logico, ma niente di particolarmente complesso.
L’interfaccia di questa avventura grafica è leggermente più complessa rispetto a quella dei suoi predecessori, richiedendo, infatti, l’ultilizzo combinato di mouse e tastiera: i movimenti avvengono con le frecce direzionali, mentre il mouse viene utilizzato esclusivamente per interagire con l’amboente e i personaggi.
Con il tasto ESC si richiama il menù èrincipale, mentre il salvataggio avviene, purtroppo, almeno dal mio punto di vista, tramite checkpoint solo in determinati punti del gioco.
Il sonoro è rappresentato dalla classica colonna jazz o pseudo tale e da alcuni brani più “epici” che richiamano alcuni film giapponesi con i cosiddetti “mostroni” o “robottoni”, presenti soprattutto nell’ultimo episodio. il doppiaggio è rigorosamente in lingua originale.
Un buon titolo, grazie al quale la TellTale conferma la propria reputazione di leader nella produzione e nella distribuzione di avventure grafiche episodiche