La TellTale, che, fra l’altro, recentemente, ha chiuso i battenti, è stata, per lungo tempo leader indiscusso della produzione di avventure interattive, basate su personaggi e brand molto noti, come Batman e Il Trono di Spade.
Esaminiamo questo particolarissimo prodotto, primo ed unico esempio di “irruzione” della spftware house californiana nel mondo Marvel.
Guardians of the Galaxy è l’avventura grafica basata sull’omonima serie di film diretti da James Gunn, diventati, da allora, iconici.
In questa storia, divisa in cinque episodi, i nostri eroi si ritroveranno a dover fare i conti con Thanos e con un antico e pericolosissimo manufatto, in grado, a quanto viene fatto capire, perfino di riportare in vita i morti.
Guardians of the Galaxy è un’avventura grafica molto interessante anche dal punto di vista estetico, con colori molto brillanti, quasi con un effetto neon, presumibilmente tipici dell’estetica anni Ottanta, essendo Peter Quill, il protagonista, un terrestre, rapito dagli alieni negli anni Ottanta, dopo la morte della madre, come sa bene chi ha visto il primo film.
Gli enigmi presenti in questa avventura grafica sono, per la maggior parte, rappresentati dai cosiddetti QuckTime Event, sequenze action in cui il giocatore ha un intervallo di tempo limitatissimo per agire, premendo una serie di tasti a schermo o cliccando su punti specifici, pena la morte del personaggio.
Di quanto detto sopra risente l’interfaccia, ridotta all’essenziale, con movimento che avviene tramite i tasti direzionali, le zone attive sono evidenziate con piccoli cerchi, sui quali è possibile cliccare per attivare un piccolo menù contestuale.
Anche durante le sequenze di dialogo si ha un tempo molto limitato per dare una risposta.
I salvataggi avvengono, come sempre, in maniera automatica.
Il sonoro è caratterizzato da un buon doppiaggio in lingua inglese e da brani musicali pop che danno un certo ritmo alle sequenze action.
Un buon titolo che eredita una caratteristica tipica dei cinecomics degli ultimi anni; dopo i titoli di coda dell’ultimo episodio. infatti, è presente una piccola scena post-credit,
Peccato che, a causa della chiusura della software house non avremo mai la possibilità di capire a cosa si riferisca questa scenetta.