Per i veri avventurieri dei video giochi

Remake, remastered, special edition

Ultimamente il mercato videoludico italiano ha iniziato a registrare una tendenza piuttosto interessante, un fenomeno che potrebbe spingere molti appassionati di avventure grafiche a riscoprire e rigiocare alcune vecchie glorie del passato, senza bisogno di “smanettare” eccessivamente ed impazzire alla ricerca di emulatori o opzioni di retrocompatibilità.

Negli ultimi anni, infatti, grazie probabilmente anche alla passione di alcuni giocatori “di vecchia data” stiamo assistendo alla pubblicazione di alcuni titoli  del passato in edizione completamente restaurata, con una nuova veste grafica, nuove opzioni, nuova interfaccia e contenuti esclusivi, si tratta dei cosiddetti remake, remastered o special edition, ma di cosa stiamo parlando esattamente?

Non è ben chiara la differenza esistente tra queste operazioni, dal momento che, sicuramente, non si tratta esattamente della stessa cosa, quello che è certo, però, è che queste nuove versioni offrono, per la maggior parte dei casi, una sostanziale riproposizione di un titolo considerato quasi sempre un capolavoro o un classico dell’avventura grafica, generalmente risalente al “periodo d’oro” del genere, collocabile tra la metà degli anni Ottanta e gli anni Novanta.

Questo tipo di operazioni, in alcuni casi, tende a non snaturare eccessivamente l’originale che, solitamente, rimane accessibile premendo un semplice tasto.

Le meccaniche di gioco, però, rimangono sostanzialmente invariate e solo in un caso, il recentissimo Grim Fandango Remastered, si assiste ad un cambiamento dei controlli che comporta l’abbandono dei comandi da tastiera in favore del più pratico punta e clicca.

Questo, però, è solo un caso e di solito i remake, i remastered o le special edition si limitano a semplici aggiornamenti del motore grafico o all’aggiunta di qualche contenuto extra.

Ovviamente, come per tutte le novità, anche qui ci si può trovare davanti a “puristi” che rifiutano un remake, un remastered o una special edition, sostenendo che questi non potranno mai essere uguali all’originale.

Da un lato questa obiezione è fondatissima: la tecnologia è cambiata molto negli ultimi anni e non sarà mai piuù possibile tornare indietro, d’altra parte, però, si tratta di operazioni interessanti e preziose per far conoscere anche ai videogiocatori più giovani alcune “perle” del nostro passato videoludico.

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