Concludiamo temporaneamente il discorso iniziato tempo fa su Life is Strange analizzandone una sorta di spinoff, distribuito gratuitamente tempo fa che affronta, anche se in maniera “velata” una tematica molto forte e per certi versi ancora attuale.
The Awesome Adventures of Captain Spirit è l’avventura grafica che funge da collegamento/prequel alla vicenda narrata in Life is Strange.
La storia è quella di Chris, ragazzino orfano di madre e alle prese con gravi problemi, per sfuggire dai quali decide di crearsi un mondo di fantasia, in cui vivere grandi avventure con i suoi amici,
Il finale aperto introduce due nuovi personaggi, che verranno approfonditi più avanti.
Come tutti gli altri capitoli di questa “saga” anche The Awesome Adventures of Captain Spirit mostra un buon comparto tecnico, a partire dalla grafica, che, a condizione di disporre di un PC con sufficiente memoria RAM, si dimostra abbastanza fluida e piacevole.
Del resto, trattandosi di un’avventura grafica post-Duemila, questo aspetto è fondamentale e dato che le tecnologie odierne lo consentono è richiesta una certa cura.
Non sono presenti enigmi o puzzle in questa avventura grafica, anche perché, trattandosi di un prodotto distribuito gratuitamente, credo si sia preferito puntare sul lato narrativo, mantenendo quello tecnico su un livello leggermente “inferiore”.
L’interfaccia, in The Awesome Adventures of Captain Spirit, risulta quasi del tutto assente: i movimenti avvengono con i tasti direzionali, mentre le interazioni attraverso la pressione della rotella del mouse e un leggero spostamento dello stesso sull’opzione desiderata.
Una cosa che mi ha divertito molto, invece è la questione dei “poteri”, attivabile premendo l’apposita interazione su un oggetto: un modo delizioso per giocare sulla fervida immaginazione del protagonista, specialmente al giorno d’oggi, dato che viviamo in un’epoca nella quale abbondano i cosiddetti cinecomics,
La colonna sonora è. come sempre, ottima, in particolare per quanto riguarda il brano dei titoli di testa che restituisce la malinconia tipica della serie principale.
Un buon titolo, con una storia profonda, ma dalle implicazioni non facili.
Peccato per la sua scarsa longevità!