I fumetti e le serie tv tratti da questi hanno cominciato da pochissimo tempo ad interessare il mercato videoludico, generando prodotti a volte molto particolari. Questo caso non fa eccezione, in quanto si tratta dell’adattamento videoludico di un fumetto, utilizzato come base anche per una famosissima e seguitissima serie tv.
Analizziamo meglio nel dettaglio questo piccolo fenomeno.
The Walking Dead è un’avventura grafica che ci metterà nei panni di Lee Everett, ex docente di storia accusato dell’omicidio di un senatore.
Durante la seguenza introduttiva ci accorgeremo subito di una delle particolarità del gioco, durante un dialogo sarà possibile scegliere in che maniera rispondere all’interlocutore, influenzando in maniera più o meno rilevante il nostro rapporto con lui.
Sempre durante il viaggio un uomo si precipiterà contro la macchina, costringendola ad una brusca deviazione.
Nell’incidente il poliziotto alla guida del veicolo morirà, per poi tornare in vita sotto forma di zombie, costringendo Lee a sparargli.
Poco dopo l’uomo farà la conoscenza di Clementine e i due partiranno insieme, inizialmente verso Savannah, per ritrovare i genitori della ragazzina.
Il viaggio proseguirà poi fino ad un commovente finale di stagione.
The Walking Dead è un’avventura grafica con un’atmosfera post apocalittica, degna del miglior prodotto televisivo o cinematografico a tema zombie.
I paesaggi spogli e le case in rovina sono resi alla perfezione, sia all’interno che in esterno, tesi a rendere l’idea di qualcosa che è stato e che non potrà mai più tornare, una città in cui la desolazione e l’abbandono regnano incontrastati.
Questa avventura grafica non fa particolare uso di enigmi e puzzle, preferendo puntare tutto o quasi sulle scelte morali e sui bivi presenti nei singoli dialoghi. Le uniche sezioni che spezzano il ritmo sono rappresentate da alcuni QuickTime Event, durante i quali è necessario agire rapidamente, pena la morte del personaggio.
Questo potrebbe rappresentare l’unico punto relativamente frustrante dell’avventura.
L’interfaccia del titolo è molto limitata ed essenziale: con i tasti direzionali o il tatierino WASD si controlla il personaggio e con il tasto sinistro del mouse si compiono le azioni.
Gli oggetti raccolti vengono immagazzinati in un piccolo inventario, presente sul lato sinistro dello schermo, ed utilizzati quando serve.
Con il tasto ESC si accede al menù delle opzioni che offre anche la possibilità di “riavvolgere” l’episodio e ricominciarlo daccapo.
Il sonoro è rappresentato da ottime musiche, a volte molto malinconiche, molto adatte ad atmosfere di questo tipo, da rumori di fondo e da un buon doppiaggio in inglese, abbastanza credibile.
Sono presenti sottotitoli in italiano.
Un caso piuttosto interessante di ottima trasposizione trans mediale da fumetto a serie 6v e da serie tv a videogioco, anche se non credo che i personaggi presenti nel gioco fossero presenti anche mella versione televisiva.
L’edizione Gioco dell’Anno include anche l’episodio speciale 400 Giorni, con storie diverse e presumibilmente slegate dalla principale.