
Esistono due tipi di fantasy, come tutti, ormai abbiamo imparato a capire, anche grazie ad alcune produzioni cinematografiche.
Questi si differenziano, dal mio punto di vista, specialmente da come e dove iniziano: alcuni, infatti ci portano direttamente in un mondo fantastico, presentandoci i personaggi per poi riportarci nel mondo reale ed introdurre qualcuno che dovrà salvare quel mondo, altri, invece, fanno iniziare la storia nel mondo reale, per poi portarci in un mondo immaginario, che l’eroe di turno dovrà salvare.
Questa produzione videoludica rientra, nello specifico, nel secondo filone, vediamo il perché.
The Legend of Crystal Valley è un’avventura grafica che racconta la storia di Eve, ragazzina semplice che vive da sola dopo la morte della madre e l’allontanamento del padre.
Ad un certo punto, tuttavia, la ragazzina riceve un pacco, contenente un medaglione eduna lettera dal genitore che la invita in una fattoria in Francia. Appena arrivata, tuttavia, Eve non trova nessuno, questo sarà solo l’inizio di una grande avventura che porterà la ragazza sulle tracce del padre e della leggendaria Valle di Cristallo.
The Legend of Crystal Valley è un’avventura grafica con un buon comparto tecnico, soprattutto per quanto riguarda la parte grafica che risulta ottimamente realizzata, con un buon livello dei personaggi e delle animazioni, abbastanza fluide e gradevoli, realizzate in modo abbastanza semplice, con un’ottima grafica 2,5D.
Gli enigmi di quest’avventura grafica sono molto stimolanti, anche se non eccessivamente semplici, quindi molto adatti per chi cerca un alto livello di sfida,
Non mancano, ovviamente, i classici puzzle di interazione ambientale e di utilizzo di oggetti in inventario.
L’interfaccia è quella classica di tutti i punta e clicca, con movimento che avviene in terza persona e viene segnalato dal cambiamento di colore del cursore.
I salvataggi, come di consueto, avvengono accedendo al menù principale con il tasto ESC e selezionando la posizione di salvataggio.
Questi, come sempre, sono illimitati.
Il sonoro rappresenta una parentesi molto particolare infatti, pur essendo segnalato come doppiato in italiano, il doppiaggio vero e proprio riuslta scarso e quasi assente, il lavoro vero e proprio è svolto quasi completamente dalle musiche che riusltano, nel complesso, ben armonizzate con l’ambiente.
Un buon titolo che rappresenta, in un certo senso, un esempio dei bei vecchi giochi di una volta, con una storia molto interessante e a tratti persino toccante, e che non potrà evitare di emozionare specialmente i giocatori più sensibili.