A volte, nel mondo videoludico, capita di assistere a fenomeni piuttosto strani o incroci tra un genere e un tipo di grafica che, magari, non è molto adatta a quel genere.
Questo prodotto, dal mio punto di vista, conferma tale regola. Analizziamolo meglio per cogliere eventuali difetti.
New York Crimes è un’avventura grafica uscita nel 2013 che racconta la storia di Andy White, milionario fortemente impegnato in cause filantropiche che, sentita la notizia della scomparsa e della brutale uccisione di alcuni senzatetto, decide di indagare, aiutato dall’amico Cooper.
Inoltre, a rendere tutta la vicenda ancora più inquietante, si aggiunge una misteriosa cicatrice a forma di Y che compare sui palmi delle mani di alcune persone. Più avanti entrerà in scena anche un altro misterioso ed enigmatico personaggio, John Yesterday, al quale qualcuno ha cancellato la memoria e che si trova, suo malgrado, coinvolto in questa inquietante vicenda.
New York Crimes è un’avventura grafica con uno stile molto particolare e una grafica 2D, seppur con colori talvolta dalle tinte cupe, adatti a generare un’atmosfera angosciante ed opprimente, questa grafica, forse, non appare molto adatta ad un thriller, essendo preferibile, piuttosto, in titoli che presentano un tono e delle tematiche più leggeri, risultando, a tutti gli effetti, una sorta di cartone animato.
Nonostante ciò, graficamente, il titolo gira piuttosto bene, forse anche su PC moderatamente potenti.
Gli enigmi di questa avventura grafica sono abbastanza semplici e non richiedono enormi sforzi di logica, anche se alcuni possono richiedere un po’ di tempo, magari anche solo per cercare la soluzione giusta o la risposta corretta in una determinata situazione
L’interfaccia del titolo è quella propria di un classico punta e clicca, con movimenti gestiti integralmente con il tasto sinistro del mouse in terza persona. L’inventario è situato nella fascia bassa dello schermo e gli oggetti si prendono e si usano dove serve.
Come sempre il tasto ESC consente di accedere al menù principale, con salvataggi illimitati, mentre con la semplice pressione di un tasto è possibile individuare tutti gli hotspot presenti nello scenario.
Il sonoro è rappresentato da ottime musiche, inquietanti al punto giusto e da rumori di fondo, perfettamente integrati nel contesto.
Una novità piacevole è rappresentata da un doppiaggio italiano di discreta qualità, cosa non facile da trovare, specialmente nei titoli distribuiti negli ultimi anni, con tutta probabilità ciò è dovuto ad un costo di localizzazione eccessivo.
Un titolo gradevole che, nonostante il sopracitato “difetto” grafico, riesce a risultare abbastanza avvincente, particolarmente grazie alla presenza di finali multipli, l’ultimo dei quali visibile sonlo grazie al recupero di determinati oggetti non segnalati dalla visuale dei punti attivi.
Questo, sicuramente, contribuisce ad allungare notevolmente la longevità.