Dai tempi di Monkey Island e della LucasArts la tecnologia ha fatto enormi passi avanti, ma, in questi ultimi anni si è riscoperto l’interesse per questo tipo di ambientazioni esotiche e tropicali e per le commedie a tema piratesco, esattamente come la mitica serie creata da Ron Gilbert ormai quasi trenta anni fa.
Vediamone un esewmpio.
Jack Keane-Al Riscatto dell’Impero Britannico è un’avventura grafica, ambientata in un’immaginaria isola tropicale che racconta la storia di Jack Keane, capitano di un’aspirante ciurma di pirati che salpa alla volta di un’isola misteriosa in un’avventurra che lo porterà ad importanti rivelazioni sul suo passato e alla scoperta dell’amore.
Jack Keane-Al Riscatto dell’Impero Britannico è un’avventura grafica che, come tutte le produzioni di genere comico, utilizza colori molto brillanti tipici dell’ambientazione di tipo esotico tropicale.
Il motore grafico gira in modo molto leggero e senza troppi rallentamenti, almeno dal mio punto di vista.
La grafica, in generale rimane, comunque molto piacevole e colorata, com buoni modelli 3D che, magari, potrebbe girare abbastanza bene anche su computer moderatamente potenti.
Gli enigmi di questa avventura grafica sono molto classici e canonici, in quanto prevedono, come di consueto, esclusivamente l’utilizzo di oggetti presenti in inventario e la loro interazione nello stesso o con lo scenario.
I puzzle di carattere logico, invece, sono pochi e limitati a specifiche sezioni del gioco.
L’interfaccia è quella classica di ogni avventura grafica in terza persona, con movimento che avviene esclusivamente con il tasto sinistro del mouse.
L’inventario è visualizzato all’interno della fascia inferiore dello schermo e con un clic derl tasto sinistro è possibile prelevare gli oggetti ed usarli dove serve, con il tasto ESC, come di consueto si attiva il menù con le opzioni di gioco ed una piccola sezione extra stile museo delle cere, in cui è anche possibile interagire con le statue dei personaggi, tale sezione è sbloccabile nel corso del gioco, raccogliendo alcuni “collezionabili” sparsi nei vari scenari.
Il sonoro è rappresentato da musiche molto carine, tipiche delle atmosfere di matrice caraibica e tropicale in generale, con motivetti molto gradevoli ed orecchiabili.
Il doppiaggio è ancora una volta in italiano, cosa che, ormai, si verifica sempre più raramente nel panorama videoludico odierno, con voci che conferiscono ai personaggi un carattere a tratti buffo e caricaturale, tipico, del resto, di giochi di genere comico.
Un buon titolo, erede di una tradizione abbastanza recente ma ancora indimenticata e che, probabilmente, a distanza di molti anni, esercita ancora un certo fascino, soprattutto trtra gli amanti della serie che ha ispirato questo tipo di tematiche e questo approccio al mezzo videoludico.