L’antico Egitto è un periodo storico molto interessante, ricco di misteri, segreti e miti affascinanti.
Proprio questo periodo è al centro di una piccola serie videoludica, uscita tra il 2006 e il 2009.
Esaminiamola meglio nel dettaglio.
Ankh è una trilogia di avventure grafiche che racconta le avventure del giovane Assil, figlio di un umile architetto al servizio del Faraone.
Nel primo titolo il ragazzo si troverà a dover sconfiggere un’antichissima maledizione.
Il secondo episodio è incentrato sulle avventure del giovane alla ricerca di un’antica reliquia chiamata Il Cuore di Osiride. L
a serie si conclude, poi, con le vicende di Assil amnbientate durante la mitica Battaglia degli Dei, per il predominio delle divinità sulla razza umana.
Ankh p una trilogia di avventure grafiche molto interessante dal punto di vista tecnico, specialmente per quanto riguarda il comparto visivo.
I colori sono molto brillanti, con una buona gestione del motore grafico, molto fluido e abbastanza gradevole, almeno dal mio punto di vista.
Questa trilogia di avventure grafiche utilizza un sistema di gioco molto interessante, con enigmi che puntano, per la maggior parte, sull’interazione e la combinazione degli oggetti all’interno dello scenario e con l’inventario stesso.
Non sono presenti molti anigmi di stampo logico e veri e propri rompicapi o puzzle.
L’interfaccia è di tipo estremamente semplificato: l’inventario è presente nella fascia inferiore dello schermo, per recuperare un oggetto è sufficiente cliccare sulla zona attiva, visibile anche premendo il tasto BARRA SPAZIATRICE della tastiera.
Per accedere al menù principale, come sempre. è sufficiente premere il tasto ESC.
Il sonoro rimane ad un livello costante nel corso di tutta la trilogia, le musiche sono fantastiche, molto vivaci e divertenti, è presente, addirittura una traccia cantata, nel orimo epidsodio, durante i titoli di testa, il che rende il gioco maggiormente gradevole.
Le voci dei personaggi sono tutte abbastanza interessanti e i dialoghi sono, a volte, veramente divertenti.
Questa miniserie di avventure grafiche merita veramente una possibilità, pur essendo, ormai, relativamente difficile da recuperare.